Quante volte abbiamo sentito dire prevenire è meglio che curare. Rispetto al secolo scorso tutti invecchiamo di più ma vogliamo farlo restando in salute per vivere al meglio senza pesare su nessuno. La medicina antiaging è utile in tal senso perché ha la caratteristica di essere predittiva: grazie a test salivari, genetici, BioAge e di lipidomica, può predire lo sviluppo di processi patologici in qualsiasi cellula dell’organismo.
Inoltre, è una medicina di tipo preventivo, in quanto consente di mettere in atto interventi capaci di correggere il nostro stile di vita alimentare e così prevenire, modificare o rallentare fenomeni biologici indesiderati.
L’alimentazione svolge un ruolo determinante – insieme a fattori genetici, neuro-ormonali e ambientali – nello sviluppo di disturbi e patologie. Ne sono esempi la sindrome metabolica, le dislipidemie, il diabete, l’osteoporosi, le malattie cardiovascolari e le malattie oncologiche.
Il concetto di nutrizione clinica è legato principalmente a quello di prevenzione, ma gioca un ruolo importante anche in fase di cura, apportando un buon contributo terapeutico. Con la corretta nutrizione quotidiana si possono, per esempio, inibire le vie pro-infiammatorie o ridurre squilibri di iperglicemia e dislipidemia.
Una corretta alimentazione permette di mantenere in buono stato l’intestino e tutti gli organi e le ghiandole ad esso associati, favorendo il benessere dell’individuo. L’intestino è davvero il nostro secondo cervello e trattarlo bene ci rende più sereni e felici!
Inoltre, oggi è possibile un approccio dietetico personalizzato con schemi nutrizionali sempre più vicini al nostro stato di salute, grazie anche a test non invasivi dal cui risultato si può dare il via ad azioni di correzione del proprio stile di vita.